
Vale la pena di ricordare che la struttura ne dovrebbe contenere al massimo 456.” A dichiararlo è Fabio PAGANI, Segretario Regionale UIL PENITENZIARI della LIGURIA, che aggiunge :
“Nel carcere di Marassi l’incremento medio della popolazione detenuta è di circa 40 ogni 15 giorni. Lo scorso 11 Aprile, infatti, si contavano 761 detenuti. Quello attuale è un record impressionante. Il drammatico sovraffollamento incide negativamente anche sulla sicurezza interna che non può essere certo garantita dall’esiguo contingente di polizia penitenziaria attualmente in servizio. Sulle 472 unità previste dal Decreto Fassino del 2001, oggi se ne contano appena 278. Questo determina il sistematico e quotidiano calpestio dei diritti del personale che è costretto a subire turni e carichi di lavoro massacranti ed incompatibili. I poliziotti penitenziari di Marassi – rincara PAGANI – vedono a rischio persino il godimento del riposo settimanale, atteso che gli è già negata la possibilità di organizzare e fruire le ferie è ben comprensibile in quali condizioni psico-fisiche è chiamato alle prestazioni. Ci pare anche utile sottolineare come questa Amministrazione Penitenziaria impone servizi straordinari e poi provvede a pagarli.”
Il sovraffollamento, inevitabilmente, incide sulle condizioni di detenzione
“Le celle destinate a quattro persone ne contengono otto, i cubicoli per una arrivano ad ospitare anche tre detenuti. Questo significa imbarbarire la detenzione connotandola con tratti di disumanità inconcepibile che offendono la storia di un Paese civile come l’Italia. E’ chiaro che le tensioni aumentino di giorno in giorno e a subire il peso di questa situazione allucinante è il solo personale che è preposto alla sorveglianza, visto che nessuno dei responsabili amministrativi si degna di girare per l’istituto. Il Provveditore Regionale, per dire, manca da Marassi dallo scorso 15 agosto … “
Il Segretario della UIL PA Penitenziari torna a chiedere che il DAP disponga il rientro a Marassi delle unità distaccate in altre sedi
“In questo quadro di assoluta inefficienza operativa sarebbe il caso che il DAP pensasse a far rientrare a Marassi le unità di polizia penitenziaria impiegate in servizi complementari nei palazzi romani. D’altro canto queste unità ammontano a ben 55. Il loro rientro a Marassi sarebbe ben più di una boccata di ossigeno. Rappresenterebbe la concreta possibilità che lo stremato e boccheggiante personale che ha tirato la carretta sino ad ora possa godere di un giusto e meritato riposo e, soprattutto, organizzare i servizi utili al mantenimento dell’ordine e della disciplina su livelli accettabili, seppur sempre minimi. Considerata l’insensibilità dell’Amministrazione Centrale e Regionale – conclude il Segretario Fabio PAGANI – ci appelliamo al Ministro Alfano perché disponga al DAP di attenzionare in via urgente il problema Marassi, e più in generale i gravi problemi del sistema carcere ligure. Non vogliamo ancora parlare di mobilitazione, ma se dovessimo registrare ancora silenzio ed indifferenza quella della protesta sarebbe un percorso inevitabile”. Commenta