Roma, 26 mag – Rintracciata in Spagna, nel porto di Valencia, e ricondotta in Italia la “Fiamma Nera”, l’imbarcazione appartenuta a Benito Mussolini, sottoposta a sequestro di prevenzione nell’ambito di una complessa indagine del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia capitolina.
Gli accertamenti economico – patrimoniali delle Fiamme Gialle della Compagnia di Fiumicino svolti nei confronti di un imprenditore di origini campane ma insediato da tempo nella Capitale, «hanno permesso – spiega la Guardia di Finanza in una nota – di delinearne la pericolosità sociale e la grande sproporzione tra i redditi dichiarati e l’elevato tenore di vita, frutto di una carriera criminale basata su ingenti evasioni fiscali, bancarotte fraudolente a catena e truffe», scrivono i finanzieri.
All’esito di questi accertamenti, il Tribunale Ordinario di Roma – Sezione Misure di Prevenzione ha disposto il sequestro dell’immane patrimonio accumulato dall’imprenditore, valutato oltre 70 milioni di euro, anche se molti beni erano stati intestati a prestanome.
Tra i beni sequestrati e affidati alla gestione dell’Amministratore Giudiziario nominato dal Tribunale, «figurano alcuni immobili concessi in locazione alla cooperativa “Domus Caritatis”, legalmente rappresentata da Tiziano Zuccolo – spiegano le Fiamme Gialle – nonché al consorzio di cooperative sociali “Eriches 29” di Salvatore Buzzi, tra i principali indagati nella nota inchiesta “Mafia Capitale”», otre ad alcuni vani di un castello, locali del “Palazzo Noccioli” a Fiumicino, diverse tenute, appartamenti, uffici, negozi e terreni a Roma, autovetture di lusso e, appunto, la “KONIGIN II”, imbarcazione tedesca dei primi del ‘900, arrivata ieri sera, in perfette condizioni di manutenzione, nel Porto Turistico di Ostia.