Reggio Calabria: Carabinieri scoprono 15mila piante di marijuana in un podere comunale di Gioia Tauro. Un arresto
Reggio Calabria, 30 mag – Ieri a Gioia Tauro (RC), in località Bosco Sovereto, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa – N.O.R. della Compagnia di Gioia Tauro, unitamente a quelli della Stazione di Rizziconi, traevano in arresto in flagranza di reato Girolamo ALBANESE, 38 anni, incensurato di Rosarno (RC), perché resosi responsabile del reato di produzione e coltivazione di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente.
In particolare, all’alba di lunedì, i militari della Compagnia di Gioia Tauro, insospettiti da giorni dal forte odore di marjiuana proveniente da quell’area rurale, soprattutto durante le ore mattutine e serali, decidevano di intraprendere un servizio di osservazione finalizzato all’individuazione di un ipotetico sito di produzione dell’illecita sostanza.
Dopo circa due ore di appiattamento, i militari notavano un uomo corpulento, in quel momento non ancora identificato, che, a bordo di un furgone bianco, accedeva ad un podere di proprietà comunale all’interno del quale vi erano circa 6 serre.
Così i Carabinieri, allarmati dall’insolita ed ingiustificata presenza di quell’uomo nel terreno, decidevano di accedere al podere per ispezionarlo e, una volta giunti, sorprendevano l’uomo intento ad irrigare ben 3 serre di circa 1.000 mq ognuna, contenenti un enorme quantitativo di piante di canapa del tipo olandese nana (oltre 15.000 piante per altrettanti kilogrammi), alte circa 1 metro ed in pieno stato vegetativo, in grado di fruttare illeciti profitti sino ad un importo superiore ad 1,5 milioni di euro. ( GUARDA IL VIDEO)
Al momento dell’intervento dei militari, all’interno delle serre, completamente coperte e quindi non visibili né dall’alto né dall’esterno, veniva rinvenuto un sofisticato impianto di irrigazione, perfettamente funzionante e ad attivazione manuale.
Nelle immediate vicinanze, invece, all’interno di un casolare, veniva recuperato del materiale per l’essiccamento e per il taglio delle piante, che veniva chiaramente repertato e sottoposto a sequestro probatorio. Pertanto, data la flagranza, l’ALBANESE veniva tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Palmi in attesa della convalida a disposizione dell’A.G. Le piante, invece, previa campionatura, sono state distrutte sul posto mentre i campioni prelevati saranno trasmessi al RIS di Messina per le analisi tossicologiche.