Napoli, 28 apr – Ottengono la disponibilità di una casa popolare lasciata dalla legittima assegnataria e la vendono a una famiglia in cambio di 17mila euro, somma in seguito ritenuta insufficiente.
Tre persone, ritenute appartenenti o contigue al clan camorristico dei Pesce-Marfella, sono state arrestate per tentata estorsione aggravata da finalità mafiose dai Carabinieri della stazione di Pianura, quartiere della periferia napoletana nel quale si trova l’abitazione.
I Carabinieri hanno accertato che, nel novembre 2016, i tre erano riusciti a ottenere la disponibilità di un appartamento popolare nel quartiere, lasciato dalla legittima assegnataria che aveva deciso di trasferirsi altrove riconsegnando le chiavi alle autorità preposte. Lo scorso gennaio l’appartamento è stato invece “consegnato” dai tre a un nucleo familiare che, per entrare, avrebbe pagato a F.C., 30enne già noto alle forze dell’ordine e tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli, la somma di 17mila euro.
Il clan non si è però accontentato e, nelle settimane successive, ha tentato di alzare il prezzo chiedendo ulteriori 8mila euro attraverso minacce, pedinamenti dei componenti del nucleo familiare, accerchiamenti con motorini in strada e citofonate a tutte le ore, anche nel cuore della notte.
Uno dei componenti della famiglia si è quindi rivolto ai Carabinieri. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno portato all’emissione delle misure cautelari eseguite dai militari.(Adnkronos)