“Like” di Instagram fruttano agli hacker più del furto delle carte di credito. Roma, 20 ago – (di Stefania Passarella) La reputazione ”online” conta, moltissimo anche a giudicare da quanto valgono sul mercato nero dei criminali informatici falsi “fan” o “Mi piace” sui social network, venduti ormai a pacchetti che costano di più dei numeri di carte di credito o di altre informazioni sensibili rubate dai computer di ignari utenti.
Dopo i falsi follower su Twitter da acquistare per accrescere la propria “fama” e i link fraudolenti circolati anche su Fb, gli hacker puntano a mettere le mani sul mondo “social” a 360 gradi, sfruttando la popolarità delle applicazioni emergenti, Instagram in testa. Caso emblematico della nuova tendenza è l’ultima minaccia individuata da RSA, divisione sicurezza di EMC, secondo la quale il “vecchio” e pericoloso virus Zeus, noto per i furti dati di carte di credito, è stato modificato per creare falsi “like” su Instagram, l’applicazione per condividere foto e di recente anche video acquisita un anno fa da Facebook per un miliardo di dollari.
I falsi apprezzamenti sono venduti dai cybercriminali a pacchetti di mille sui forum online, gli stessi in cui smerciano numeri di carte di credito e altri dati rubati dai pc. Secondo RSA mille “follower” su Instagram possono essere comprati per 15 dollari e mille “like” per 30 dollari. Mille numeri di carte di credito costano invece nemmeno 6 dollari. Circostanza che per gli esperti di marketing non è da considerare poi così bizzarra visto che ci sono internauti, singoli – magari “vip” – o responsabili di aziende, che sono disposti a investire pesantemente per acquisire “fama” online e per far sembrare “di tendenza” e “popolari” i propri contenuti o il proprio prodotto. Un portavoce di Facebook, citato da Reuters, ha detto che la piattaforma è al lavoro per migliorare la sicurezza su Instagram che, con 130 milioni di utenti attivi, adotterà le stesse misure di Fb.
Il virus Zeus comparve più di cinque anni fa e da allora ha già infettato centinaia di milioni di pc. La sua versione modificata, hanno spiegato gli esperti di RSA, è solo il primo pezzo scoperto finora di un software dannoso che è stato utilizzato per pubblicare “Mi piace” falsi sui social network. Di solito i “Like” sono manipolati automaticamente con alcuni programmi, ma il nuovo Zeus è in grado di controllare i computer infetti da un server centrale ”obbligandoli” a pubblicare apprezzamenti per specifici account. Capacità potenzialmente pericolosa, notano gli analisti, perchè la creazione di falsi profili sui social network potrebbe essere usata anche per rubare identità online. (ANSA)