
“Lui ci ha detto di aggiornarci”

Le diverse idee nella maggioranza
APPENA messo piede in Italia Gheddafi ha pensato bene di dire che “l’Islam dovrebbe diventare la religione di tutta l’Europa”? Ed Enrico La Loggia, deputato Pdl, si domanda quando “farà un appello per la libertà di culto nei paesi islamici”, mentre il sindaco di Milano Letizia Moratti rivendica: “Noi abbiamo la nostra religione,che è la religione cristiana”. Furibonda la Lega: l’eurodeputato Claudio Morganti è convinto che finalmente “il leader libico ha scoperto le carte su qual è il progetto islamico per l’Europa”. E anche il sindaco di Verona, Flavio Tosi ha le idee chiare: “Gheddafi fa splendidamente l’interesse della sua nazione.Tocca a noi fare il nostro interesse. Il punto è questo”. Ma se la Lega ha soprattutto paura di finire tutti “islamizzati”, quello che davvero c’è in gioco è la nostra credibilità. Il presidente dell’Unione giovani ebrei d’Italia, Giuseppe Piperno dice: “Non vorremmo che il nostro paese divenisse il palcoscenico per le prediche integraliste del dittatore libico”. E il finiano Benedetto Della Vedova aggiunge: “Il problema non è quello che Gheddafi dice quando è qui, è quello che fa quando sta in Libia: abbiamo a che fare – ricorda – con un tiranno, un dittatore e questo atteggiamento di totale accondiscendenza dà l’idea che ce ne siamo dimenticati”. Chissà se ieri sera, tra una chiacchiera con il presidente di Finmeccanica Guarguaglini e una con l’ad dell’Eni, Scaroni, tra un caffè con il numero uno di Impregilo Ponzellini e un digestivo con l’amministratore delegato di Unicredit Alessandro Profumo, il colonnello ha trovato il tempo per rispondere a monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo e presidente del Consiglio Cei per gli Affari giuridici. Voleva chiedergli “notizie sui campi di detenzione in Libia”, su “ciò che accade ai disperati d’Africa arrestati dalla polizia libica”. Dall’Italia, monsignor Mogavero dice di non aver avuto risposte. Sono tutti troppo impegnati a staccare biglietti per il prossimo giro sulla giostra. (Il Fatto Quotidiano)
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