
A maggio cominceranno ad affluire in Afghanistan anche i rinforzi annunciati dall’Italia alla Nato e agli Usa. Si tratterà inizialmente di elicotteri da trasporto CH-47 e multiruolo AB-205 dell’esercito destinati soprattutto a operare a Farah, una delle aree più calde del settore Ovest insieme a Bala Murghab e Shindand. Per migliorare il controllo del territorio a Farah, provincia al confine con l’esplosiva Helmand, l’Italia invierà un quarto “battle group” da combattimento composto da bersaglieri e fanti meccanizzati equipaggiati con i cingolati Dardo già presenti in Afghanistan e i nuovi blindati Freccia al loro primo impiego in un teatro operativo. La Brigata Alpina “Taurinense” è una delle Grandi Unità specializzate per il combattimento in montagna, costituita come I Raggruppamento Alpino nel 1923 assunse la denominazione attuale nel 1934. Impiegata nel corso della seconda guerra mondiale alla fronte occidentale e quindi in Montenegro, dopo l’armistizio partecipò alla formazione della Divisione Italiana Partigiana “Garibaldi”. Di contro, la Brigata Sassari si avvia a concludere la sua missione. E’ appena rientrata alla caserma Monfenera di Cagliari la bandiera di guerra del 151mo reggimento, e nei prossimi giorni si completerà il dispiegamento dei militari sardi che, con un ponte aereo, torneranno a gruppi in Sardegna. L’ultimo “dono” lasciato alla popolazione della provincia di Herat è stato un orfanotrofio nel paese di Farah. Qui gli uomini del 152mo reggimento di stanza a Sassari hanno ristrutturato un vecchio edificio e lo hanno sistemato per accogliere gli orfani della guerra. Un gesto umanitario apprezzato dalla popolazione e dal governatore della provincia, Rohullah Amin che durante una breve cerimonia ha ringraziato il comandante del reggimento, colonnello Massimo Raccampo anche per lo stretto rapporto di collaborazione instauratosi in questi mesi con le forze Isaf. (AGI)