

”Questo giorno è molto importante – spiega una di loro – non tanto per noi che siamo sopravvissute, ma per le circa 800 nostre compagne che sono morte in questi anni senza che nessuno riconoscesse il loro valore. Siamo qui per loro e per le loro famiglie”. Nonostante l’età, queste arzille vecchiette non hanno perso il gusto della battuta e il cameratismo di un tempo. Una di loro, oggi novantaduenne, per ricordare i vecchi tempi, ha ricordato divertita che quando arrivavano negli aeroporti, prima che salissero sull’aereo, ogni volta i meccanici si chiedevano increduli: ”Che fine ha fatto il pilota?”. (Ansa)