Roma, 4 gen – Il dato relativo ai suicidi avvenuti nel 2015 registra un decremento del 15% rispetto al 2014(17 casi rilevati a fronte dei 20 casi dell’anno precedente).
E’ quanto si legge nella “Relazione sullo stato della disciplina militare e sullo stato dell’organizzazione delle Forze Armate” trasmessa alla Presidenza della Camera dei Deputati il 21 novembre 2016.
Il più alto numero di suicidi – si legge – si è registrato tra il personale militare di Truppa (9 casi, tutti occorsi fuori servizio), 8 casi tra i Sottufficiali (di cui 1 in servizio e 7 fuori servizio) e nessuno tra gli Ufficiali.
Dei 17 casi, 10 (pari a circa il 59%) sono relativi al personale dell’Arma dei Carabinieri.
Al riguardo, il documento evidenzia che:
- a fronte dello specifico fattore di rischio concernente la disponibilità di un’arma individuale, è stata incrementata ogni possibile attività diretta a prevenire tali eventi potenziando il Servizio di Psicologia, esteso a livello Legione territoriale, e dedicando grande attenzione al sostegno del personale in difficoltà economiche e/o affettive;
- nel mese di dicembre 2015 sono state avviate le procedure volte all’istituzione, presso il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, dell’Ufficio Condizione Generale del Personale, che tra i compiti ha anche quello di approfondire lo studio delle iniziative da attuare per mantenere quanto più possibile alto il livello di benessere interno, sotto ogni profilo, e l’analisi di ogni situazione di interesse del personale.