
Grazie alla specifica professionalità del personale della Guardia costiera – ha dichiarato oggi l’On. Luca Zaia, Ministro delle Politiche Agricole, alimentari e forestali – è stato possibile, al di la dei numeri, tutelare la salute di oltre un milione e mezzo di italiani a cui il prodotto ittico sarebbe stato destinato”. A oggi sono più di 300 i militari del Corpo – di cui 167 già abilitati Ispettori Pesca Nazionali e Comunitari – che attraverso una serie di step formativi (seminari, workshop e Master sulla gestione della pesca e della maricoltura) hanno acquisito la professionalità specifica necessaria per svolgere al meglio i compiti ispettivi su tutta la filiera della pesca. “Anche per il 2010 –
sottolinea l’Ammiraglio Raimondo Pollastrini, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera – oltre alla formazione di base attuata per tutto il personale presso l’Accademia Navale e le Scuole Sottufficiali, sono previsti seminari specialistici tenuti dall’Istituto di Scienze Marine di Ancona, dall’Istituto Superiore per la protezione e la Ricerca Ambientale di Roma e dalla Ditta Eurofishmarket di Trebbo di Reno, un Master universitario di 1° livello ed una serie di progetti di ricerca mirati ad aumentare le conoscenze scientifiche relative alla biologia ittica e alle tecniche di pesca. “Il nostro obbiettivo – conclude l’Ammiraglio Pollastrini – è formare nel corso del 2010 altri 300 militari che affiancheranno i colleghi dei Nuclei ispettivi pesca presenti in ogni Capitaneria”. Un impegno non indifferente testimone dell’importanza che il Corpo delle Capitanerie ripone nella tutela dei consumatori.


Conferenza stampa Operazione Giano